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lunedì 3 ottobre 2011

Non(più)ciclopedia

Inauguro il blog con una notizia fresca fresca, che ormai sta facendo rapidamente il giro della rete: la chiusura, forse temporanea, forse permanente, del famoso sito Nonciclopedia, conosciuto sicuramente dalla maggior parte dei navigatori più o meno assidui del web.
Molto brevemente, senza inerpicarmi su descrizioni dettagliate di quanto successo, gli amministratori hanno deciso di chiudere i battenti in seguito ad una querela di diffamazione vecchia più di un anno, presentata dagli avvocati di Vasco Rossi; in realtà sembra che la richiesta fosse solo di cancellare la pagina dedicata al rockettaro, tuttavia gli amministratori hanno ritenuto necessario prendere la drastica decisione probabilmente per sfinimento nei confronti di questa storia (e probabilmente anche di altre similari, che sicuramente saranno capitate).
Detto questo, e letti anche i resoconti degli avvocati in cui giustificano il proprio agire dicendo che "la libertà di parola e di satira non è la libertà di insulto o di diffamazione", direi che sia doveroso chiarire qualche punto in merito alla vicenda.
Nonciclopedia, come parecchi sanno, è una sorta di Wikipedia versione comico-demenziale-dissacrante, in cui le voci, gestite da anonimi ed irrintracciabili utenti, assumono delle definizioni assolutamente non veritiere e create col solo scopo di riderci su. Come il VIP abbia potuto sentire diffamatorio ciò che vi era scritto, sinceramente è, almeno per me, un mistero.
Stiamo parlando di un sito con frasi deliberatamente deleterie, dove mai si fa ricorso a insulti, impliciti od espliciti, bestemmie o quant'altro, o per lo meno, quando capita, gli amministratori non perdono un attimo a correggere l'esagerazione. Voglio dire, citando uno dei "titoli" presenti sulla pagina incriminata, se tu, Vasco, leggi che sulla "tua" pagina di Nonciclopedia ti chiamano Fiasco, come puoi ritenerlo offensivo? L'errore di sostanza che qui si fa è che Nonciclopedia NON è un sito di informazione. Se la stessa cosa fosse stata scritta sull'originale Wikipedia, allora sì. Non confondiamo "diffamazione" con "dissacrazione", soprattutto nel contesto meno adeguato, un sito di "cazzate". Perché voler trovare un senso ad un sito, anche se quel sito un senso non ce l'ha?
Tanto per fare un paragone cretino, della celeberrima serie animata Dragon Ball, c'era una voce per ogni singolo personaggio dell'anime, ognuna più ridicola e delirante dell'altra; tuttavia non credo che Akira, se leggesse le voci, esporrebbe querela per diffamazione di una sua creazione. Ma lo stesso vale per i personaggi in carne e ossa, eh.
Ora, non so di preciso cosa ci fosse scritto nella pagina incriminata, ma poniamo il caso che fosse presente una frase di questo tipo: Fiasco, prima di ogni concerto, si fa del crack e si fuma la sua scorta quotidiana di foglie di Marijuana che gli fornisce la nonna ultramillenaria, segretamente ancora viva.
Insomma, se qualcuno ritiene che questa frase, se fosse detta nei propri confronti in un sito con le caratteristiche di cui sopra, sia offensiva o diffamatoria, allora c'è qualcosa che non va. Da nessuna parte c'è scritto che sia vero e anzi, la descrizione del sito mette proprio in evidenza che NULLA di ciò che c'è scritto ha una valenza attendibile, essendo gli articoli una serie di scemenze. E la gente che frequentava Nonciclopedia lo sapeva. Che poi, da una parte o dall'altra, la gente che spiffera insulti gratuiti a destra e a manca ci sia, nessuno lo mette in dubbio ed è un comportamento sempre e comunque da condannare, ma si tratta di un altro discorso. La gente NON va su Nonciclopedia per informarsi e tanto meno prende per buono ciò che c'è scritto, ma questo insignificante dettaglio forse è sfuggito a Rossi ed i suoi avvocati (probabilmente anche al giudice). Vogliamo definirlo? Un sito di "presa per il culo" per qualunque cosa e qualunque persona, reso pubblico solo per far partecipare più gente, senza limitarsi a scrivere cagate e farle leggere solo all'amico. Ecco, un sito di cagate, scritte come tali e lette come tali, nulla di più. Se non piace basta girarne al largo, il sito non nasce per nuocere a qualcuno.
Prendersela se si viene toccati da questo allora non è diritto di difendersi da diffamazioni o insulti, che ancora dev'essere chiarito quali fossero, è poco gradimento dell'essere oggetto di scherno da parte di qualcuno. Beninteso, non tutti sanno stare allo scherzo, ma si parla di scherzi gratuiti e non giustificati; un sito esplicitamente nato per far divertire e soprattutto dove non c'è una categoria di cose o persone che viene bersagliata più di un'altra o in modo più esagerato, non è un fatto gratuito o non giustificato. Se proprio il cantante doveva censurare la libertà di cazzeggiare, proprio lui che è uno dei trasgressivi per definizione, allora sarebbe bastato delineare cosa si poteva dire e cosa no, cosa cancellare e cosa tenere, rimuovere le parti "diffamatorie" e le "offese gratuite" che i suoi avvocati vanno sbandierando da più di un anno, come giustamente gli amministratori avevano onestamente proposto. Vista la mancata risposta, probabilmente, si vede che le frasi incriminate, se lette a sé, estrapolate dal contesto, facevano innocentemente ridere anche loro. Sempre ammesso che ci fossero.

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