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lunedì 9 giugno 2014

Yoshi's New Island

Dopo un periodo di tempo immane torno a farmi sentire con una nuova recensione, stavolta di un gioco relativamente fresco.



 



Premessa: chi è nuovo della serie Yoshi's Island o chi intende farci giocare i più piccoli (con o senza adulti) può considerare questo gioco come un bel passatempo; piacevole e divertente nelle animazioni, in pieno stile Nintendo. E non ha bisogno di leggere altro.



Ora però mi rivolgo a chi ha già gustato il primo Yoshi's Island per SNES (e non ha necessariamente giocato al capitolo per DS) e ha il dubbio sull'acquisto a causa di particolari nostalgie o voglia di riscoprire le stesse emozioni. Ecco, no.

L'estetica è passabile; il primo capitolo era un autentico dipinto in movimento, qui invece il tema pastello pare un po' sommario, tuttavia la resa è particolarmente sorprendente con il 3D. Senza dubbio va giocato così, almeno un minimo, altrimenti risulta davvero piatto.

Il gameplay non ha innovazioni (a parte le nuove uova giganti, di cui penso nessuno sentiva la necessità), ed anzi sono stati fatti significativi passi indietro:

1) Lo scorrimento è davvero lento, il pregio del primo capitolo era la possibilità di giocarlo lentamente o, all'occorrenza, sfrecciare per il livello ingoiando nemici a raffica e lanciando le uova con acrobazie folli. Ora no. Il passo è davvero lento, i nemici vengono ingoiati nel doppio del tempo e lanciare le uova frettolosamente è pura utopia: prima il mirino era immediato appena si premeva il tasto corrispondente, ora invece c'è un'animazione di qualche frazione di secondo in cui Yoshi afferra fisicamente un uovo, si mette in posizione, e inizia a mirare; per cambiare uovo (ovvero mirare e poi premere "giù") prima ci si mettevano 2-3 decimi di secondo, ora il tempo di reazione è notevolmente aumentato. Nonostante ci guadagni in estetica e spettacolo, ai fini di una buona fruizione tutto questo è l'orticaria.

2) I veterani del primo capitolo usavano spesso un trucco avere uova rosse e racimolare stelline sfruttando i rimbalzi sul soffitto; tale possibilità è stata mantenuta anche in questo capitolo, tuttavia è notevolmente peggiorata la praticità nello sfruttare il trucco: l’animazione in cui Yoshi tira fuori la lingua è un po’ rallentata e, soprattutto, le uova vengono carpite solo se toccate al centro (prima ci si poteva permettere di essere un po’ più imprecisi) dalla punta della lingua e solo nel momento in cui sta raggiungendo la massima estensione. Insomma, è roba da chirurghi.

3) Altro inconveniente legato proprio alle uova rosse, non rilasciano più due stelline quando colpiscono nemici "normali" o le nuvolette "?", ma solo quando colpiscono nemici "meno ordinari" per così dire, come le piante carnivore (e ce ne sono pochissime, pochissime davvero) o i granchi (e ce ne sono ancora meno); insomma, metà dei livelli esistenti non hanno nemici o oggetti grazie ai quali si possono ottenere stelline dalle uova.

4) Come se tutto ciò non bastasse, proprio il fattore stelline è stato uno sfacelo: quando si perde una vita dopo il checkpoint si perdono anche tutte le stelline extra accumulate, mentre prima non succedeva. Ciò comporta 2 gravi conseguenze: A) capita spesso che, dopo un checkpoint (solitamente uno a livello, soprattutto all'inizio) il livello non includa più abbastanza possibilità di racimolare 20 stelline extra, oltre alle 10 standard, per completare al 100% il gioco; B) non esistono più checkpoint immediatamente prima dei boss, il che vuol dire che se si ambisce al 100% e si viene colpiti dal boss occorre rifare quasi metà livello oltre a suicidare, tra l'altro considerando il problema del punto A. Insomma, il 100% richiede quasi finire i livelli senza morire e talvolta anche senza farsi colpire. Tuttavia viene in aiuto una nuova agevolazione: per ambire al 100% del livello non occorre più ottenere 100 punti al momento del Goal, perché ogni punteggio pieno (30 stelle, 20 monete o 5 fiori) viene memorizzato e segnato accanto all’icona del livello nella Mappa, ciò vuol dire che, se manca qualcosa, si può rifare il livello puntando solo a quello e ignorando il resto. È un privilegio che smorza parecchia frustrazione, fortunatamente, e non bisognerebbe lamentarsene. Certo però (prendendo ispirazione dalla lavagna su cui si segnano i punteggi finali dei livelli) che avrebbe fatto comodo, a scuola, fare 3 compiti in classe, prendere 2, 3 e 5 e avere 10 sulla pagella.

5) La scarsa difficoltà dei livelli è stata compensata con innumerevoli segreti quali l'apparizione di monete rosse o fiori solo camminando su un punto preciso (vizio che è stato tramandato dai recenti giochi della serie "new super mario") e la presenza di nuvolette invisibili che appaiono solo se le si toccano. Queste ultime erano presenti anche nel primo capitolo, ma erano piuttosto rare: se ne ricordano 1, massimo 2 a livello, con qualche eccezione per quelli finali, e contenevano per lo più vite extra; ora invece sono probabilmente tanto numerose quanto quelle visibili, in media se ne trovano 4-5 a livello ed è davvero tanto, troppo. È vero che solitamente si trovano in posti intuibili, ma non sempre ed è comunque una seccatura non indifferente per i perfezionisti dal momento che 99 su 100 racchiudono la possibilità di recuperare monete rosse e margherite, e direi anche stelline; e ci tengo a rimarcarlo perché è già stato sottolineato quanto adesso siano rare.


6) Le trasformazioni sono carinissime, soprattutto il martello pneumatico, però: A) sono sempre relegate in sezioni a parte del livello, cosa che non succedeva sempre nel primo capitolo; B) non è sempre comodo e divertente dover inclinare la console per poter direzionare il trabiccolo, dato che i tasti direzionali non funzionano in quei frangenti; C) tutte le trasformazioni, tranne una, sono state uniformate alla medesima velocità, il che vuol dire che non si passa dalla lentezza del sottomarino all'ipervelocità dell'aereo, procedono tutte con la stessa andatura Marzulliana. Ah, anche Poochy il cane procede lentissimamente; in un certo senso è un bene, quando nel gioco originale iniziava a correre era sempre un problema rallentarlo prima che potesse creare problemi, però un Poochy arrancante.. dai, non è un vero Poochy!

7) Le rare stelle speciali hanno ora effetto solo su Yoshi. Se da un lato parte un'ovazione in favore dell'animaletto, che finalmente può avvalersi di tale facoltà, dall'altra ci si rende conto che a questo punto, a parte la necessità di recuperarlo quando inizia a svolazzare nella bolla, la presenza di Mario (o Baby Mario che dir si voglia) è totalmente ininfluente. Una tale novità avrebbe avuto il suo completo plauso in un gioco ex novo, con protagonista solo Yoshi, ma ora è completamente annullato il colpo di genio del primo gioco in cui il fatto che Mario acquisisse i superpoteri anche da bambino fosse un chiaro segno della sua entità predestinata a compiere grandi imprese. Ora è solo un impiccio frignante.
8) Nota (ironica) a favore: le scimmie non si ingoiano più. A volte pareva davvero crudele, nel primo capitolo, che anche animali "veri" potessero essere mangiati ed espulsi come uova, ora non più fortunatamente per i (fastidiosi) primati.

9) Le musiche sono ahimè pessime. Poco più che lagne a volte (e mi riferisco alla musica del primo livello, poi ripresa in diversi altri, e quella di fine livello dopo il "goal" di margherite), altre solo nenie vagamente melodiche. Ma nel complesso è quasi meglio giocare senza audio, sul serio.


10) Particolare tanto apparentemente effimero quanto probabilmente fondamentale per gli amanti appassionati del primo capitolo: terminato il livello, giunti alla Mappa (ora non più rappresentata con una pergamena e un disegno stilizzato in 2D in basso, ma formata dall'isola vera e propria in 3D) non c'è più l'animazione del fisico "passaggio di consegne" di Mario da uno Yoshi all'altro: fin da subito appare semplicemente lo Yoshi successivo sull'icona circolare del nuovo livello con già in groppa il neonato. E non riesco a spiegarmi del perché di tutto ciò, perché rinunciare a piccole grandi idee avute in passato.



Sussistono diversi punti a favore del gioco, come la difficoltà assurda dei livelli bonus o altri aspetti e non ne parlo per non essere ulteriormente prolisso e per non rischiare di spoilerare qualcosa, ma è certo che tutto ciò che di buono può presentare deve mettersi a confronto con le discrepanze degli elementi comuni con Yoshi's Island per SNES, e purtroppo queste discrepanze sono troppe e, per un fan della saga, troppo grandi per poter compensare nel complesso gli elementi positivi di questa nuova esperienza videoludica.

Con questo non voglio scoraggiare l'acquisto, ma chi ha già esperienza nel campo sa quanti disagi possano comportare gli elementi che ho evidenziato e quanto ottenebrata possa apparire la fruibilità per uno che si aspetta un miglioramento di qualcosa che è esistito e ha fatto storia. È un Yoshi's Island, è un prodotto con la sempiterna allegria Nintendo, è un buon tentativo di rievocazione di nostalgie o un carinissimo gioco per i novizi. Se basta questo, è un buon acquisto. Attendete cali di prezzo se siete veterani indecisi, o provatelo tramite un amico o tramite una prova in fiere videoludiche e quant'altro; non consideratelo cioè un "acquisto a occhi chiusi".

Trama: 7 (un voto che compensa il difetto del riciclo con la trovata finale)
Gameplay: 5
Difficoltà: 5
Musiche: 4
Esplorazione: 7,5
Personaggi: -
Ambientazioni: 6
100%: 9
Voto personale: 6
Must: no

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